
Chi sono
Io sono io sono io sono - nel lavoro di Gianfranco Scafidi sembra ridondare la consapevolezza dell'essere. Eppure quest'io così indagato e così declinato nei suoi molteplici aspetti si frantuma davanti alla moltitudine delle realtà sommerse, inconsce, mai rivelate. Nelle performances dal sapore teatrale, nei video dall'ego sublimato, nelle istallazioni e nelle sculture dove la presenza umana incombe, qualcosa sembra volontariamente sfuggire per rivelarsi in natura, fuoriuscendo dalla gabbia corporea per assurgere ai ranghi dell'infinito. Infinito frammentato, sfumato, avvolto in una nube dorata dal suo stesso riflesso. E proprio in quel limbo, dove tutto tace, l'uomo stesso non diviene altro che simulacro di se stesso.
Uomo in balia delle paure, delle ansie, delle avversità. La fragilità dell'esistere si svela. Non chiaro il suo destino, non chiara la sua palpabile volontà, l'io si contamina di una cento mille identità.
Ma le maschere ad un tal punto cadono.
Non c'è né ironia né umorismo. Non ci sono barriere tangibili alle quali l'uomo può fare appello per proteggere la sua integrità fisica e morale. Quindi... l'io - uguale a stesso / ma chi è in fondo quest'io? - rimane immobile, di fronte ad una società che lo travolge, lo assale immergendolo nel suo magma primordiale - eterno fluire. Urla al cielo la sua esistenza, ma invano. E come una nuvola vagare... passare indisturbato sulle vostre teste... alla deriva cullato dal vento... finché un giorno gli occhi di lei incroceranno i miei... Solo allora pioverà.
Vulnerabile agli eventi si protrae alla ricerca di nuovi orizzonti, attesi, mai sopiti sempre esistiti.
Con vigore insiste il suo essere. Con arroganza impone il suo volto. Alla ricerca di quel qualcosa che ne legittimi la presenza e l'esistenza. L'io vaga per il mondo e per le varie possibili scelte che al mondo stesso sfuggono.
Serena Carbone
Note biografiche
Gianfranco Scafidi nasce il 24 aprile 1976 a Melito Porto Salvo (RC). Frequenta il Liceo Artistico “Mattia Preti” e successivamente l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, diplomandosi nel corso di Scultura nel 1997. Collabora per un breve periodo con il professor Antonio Casillo, già allievo di Pericle Fazzini ed Emilio Greco, potenziando le sue conoscenze sulla tecnica della fusione in bronzo "a cera persa". Nell’anno 2000 consegue le abilitazioni all’insegnamento di Discipline Plastiche, Disegno e Storia dell’Arte, ed Arte ed Immagine. Dall’anno 2002 inizia la sua carriera come docente scolastico. Parallelamente, continua la sua produzione artistica, organizzando e partecipando ad eventi artistici in Italia e all’estero, proponendosi sia come artista che come curatore ed allestitore. Dall'anno 2003 comincia la sua collaborazione con Giuseppe Strano Spitu, col quale parteciperà ad una serie di eventi in Spagna, Italia e Romania. Nello stesso anno iniziano lunghe collaborazioni con l'associazione Eventoarea, e con Angela Pellicanò, artista e curatrice. Partecipa a diverse edizioni degli eventi d'arte "Bovarchè" e "Face festival". Nell'anno 2009 la rivista d'arte Flash Art menziona il progetto "Alterazioni_processi sintatticamente simili" realizzato in collaborazione con l'associazione Eventoarea, l'artista Walter Carnì e il cantautore Carmine Torchia. Nel 2010 il suo lavoro viene menzionato su Segno, rivista d’attualità internazionali d’arte contemporanea, e l'anno successivo viene inserito da Giovanni Viceconte nella rassegna 2video su Undo.net. Sempre nel 2010 organizza l'evento d'arte contemporanea "Reset", in collaborazione con Serena Carbone, Aurelia Arito, Eventoarea, Paolo Genoese, Paolo Albanese, Mauro Laruffa, Angela Pellicanò, Francesco Scialò, con la collaborazione dell’Associazione Bocs (Catania),Giuseppe Lana, Giuseppe Colonese, Ninni Donato. Nell'estate del 2011 realizza "Walking on me", progetto performativo che lo vede impegnato a percorrere a piedi 37 siti in tutt'Italia, con uno zaino al cui interno custodisce una videocamera spenta. Nello stesso anno, in occasione dell'inaugurazione della mostra "Donne e resistenza", realizzato presso l'Osservatorio sulla 'ndrangheta di Reggio Calabria, dona l'opera "Buon appetito!", installata all'interno del vecchio bunker, ed ivi ancora presente. Strettamente legate a "Walking on me" sono le due successive performances "Il viaggiatore" del 2015 e "CercaTrova" (iniziata nel 2016 e tutt'ora in corso), e l'installazione in site specific "Eyes", realizzata nel 2018 a Sciacca, in occasione della settima edizione dell'evento ">>>ritrovarsi". Nel 2020 propone, in occasione dell'evento CASAMATTA "discontinuità", la sua "CUT", esponendola all'interno del Bastione Sangallo di Fano (PU). Nel 2024, ha partecipato all'evento "Il Giardino delle delizie", a cura di Techné Contemporary Art, e successivamente è stato selezionato per la seconda edizione della "Biennale dello Stretto", realizzando la performance "Storia di un alienato", progetto in progress, che continuerà ad evolversi nel tempo.
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"La mia ricerca artistica non si limita ad un linguaggio, una tecnica o una tematica particolare, essendo questi soltanto il mezzo per portare avanti un percorso introspettivo in continua evoluzione, dal quale non si può comunque prescindere. La lettura complessiva dei miei lavori può essere identificata come una sorta di autoritratto dinamico, che io stesso non conosco fino in fondo, ma che mi sorprendo a scoprire lentamente in ogni sua struttura e mutazione. Spesso credo di raccontare il mondo che vedo, poi mi accorgo che sto raccontando le mie reazioni agli stimoli esterni. Credo ci sia un tempo per osservare, uno per narrare, uno per ascoltare, uno per prendere consapevolezza, e poi ricominciare ad osservare, narrare e via dicendo. Come una spirale infinita."
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Gianfranco Scafidi
Biographical notes
Gianfranco Scafidi was born on 24 April 1976 in Melito Porto Salvo (RC). He attended the "Mattia Preti" Art School and subsequently the Academy of Fine Arts of Reggio Calabria, graduating in the Sculpture course in 1997. He collaborated for a short period with Professor Antonio Casillo, a former student of Pericle Fazzini and Emilio Greco, strengthening the his knowledge of the "lost wax" bronze casting technique. In the year 2000 he obtained the qualifications to teach Plastic Disciplines, History of Art, and Art and Image. From 2002 he began his career as a school teacher. At the same time, he continues his artistic production, organizing and participating in artistic events in Italy and abroad, proposing himself both as an artist and as a curator and set up. Since 2003 he begins his collaboration with Giuseppe Strano Spitu, with whom he will participate in a series of events in Spain, Italy and Romania. In the same year, long collaborations began with Eventarea, and with Angela Pellicanò, artist and art curator. Take part in various editions of the art events "Bovarchè" and "Face festival". In 2009 the art magazine Flash Art Italy mentions the project "Alterazioni_processi sintatticamente simili" created in collaboration with the Eventarea association, the artist Walter Carnì and the signer Carmine Torchia. In 2010 his work was mentioned in Segno, an international contemporary art magazine, and the following year it was included by Giovanni Viceconte in the 2video review on Undo.net. Also in 2010 he organized the contemporary art event "Reset", in collaboration with Serena Carbone, Aurelia Arito, Eventoarea, Paolo Genoese, Paolo Albanese, Mauro Laruffa, Angela Pellicanò, Francesco Scialò, with the collaboration of the Bocs Association (Catania), Giuseppe Lana, Giuseppe Colonese, Ninni Donato. In the summer of 2011 he created "Walking on me", a performative project that sees him busy walking across 37 sites throughout Italy, with a backpack inside which he keeps a camera that is turned off. In the same year, on the occasion of the inauguration of the exhibition "Donne e resistenza", realized at the Observatory on the 'ndrangheta in Reggio Calabria, he donated the work "Buon appetito!", Installed inside the old bunker, and there again here it is. Closely linked to "Walking on me" are the two subsequent art performances "Il viaggio" in 2015 and "CercaTrova" (started in 2016 and still in progress), and the site-specific installation "Eyes", created in 2018 in Sciacca, on the occasion of the seventh edition of the ">>>ritrovarsi". In 2020, on the occasion of the CASAMATTA "discontinuità" event, he proposes his "CUT", exhibiting it inside the Sangallo Bastion in Fano (PU). In 2024, he took part in the event "Il Giardino delle delizie", curated by Techné Contemporary Art, and was later selected for the second edition of the "Biennale dello Stretto", where he presented the performance "Storia di un alienato", an ongoing project that will continue to evolve over time.
"My artistic research is not limited to a language, a technique or a particular theme, these being only the means to carry on an introspective path in continuous evolution, from which one cannot however ignore. The overall reading of my works can be identified as a sort of dynamic self-portrait, which I myself do not know fully, but which I am surprised to discover slowly in every structure and mutation. I often think I am describing the world I see, then I realize that I am telling my reactions to external stimuli. I think there is a time to observe, one to narrate, one to listen, one to become aware, and then start observing, narrating and so on. Like an infinite spiral."
Gianfranco Scafidi